Dolci
Bignè
di Ricotta Torta di Santa Chiara Rami di miele Pallottoline Colorate Cassatelle di ricotta Gelato di Gelsomino |
Riso
Nero Gattò Dolce Ciambelline di Latte Biscotti d'Arancia Cassata |
Antica preparazione, il cui nome deriva probabilmente dal Xutòs greco, cioè mucchietto. Impastare
2 rotoli di ricotta (400 gr.) con 4 uova intere; 4 once (270 gr.) di
farina; ed una buona presa di cannella: l'impasto dovrà risultare
consistente (togliere od aggiungere farina di conseguenza), e dopo averlo
ben lavorato lasciarlo riposare dal mattino a mezzogiorno. Questa preparazione è tipica di Noto: il facciùni deriva dall'aspetto riferito ad una grossa, rubiconda faccia di angelo in carta colorata che viene posta sopra il tutto a decoro,- il Santa Chiara, invece, lo si deve all'omonimo Monastero dove questo dolce si è originato, per merito delle abili mani delle Suore di quell'Ordine. Preparare
una pasta riali (vedi al n. XIII-20) e foderare - con leggerissimo
strato - il fondo ed i bordi di uno stampo di circa 30 cm. di diametro. Rami
di miele
Tipico dolce natalizio
che prende il nome per la forma di ramettí e foglie che si dà
all'impasto. Sono famosi quelli di Racalmuto; ma se ne ha abbondanza nel
palermitano e trapanese. Fare scaldare 800 gr. di
miele in un tegamino fin quando diventa liquido (non portare a bollore).
Mescolarlo a 1120 gr. di farina, ricavandone un impasto soffice e morbido,
che si farà riposare tutta la notte. Tritare finemente 500 gr.
di mandorle spellate crude e ridurle in pasta omogenea; unire 500 gr. di
zucchero finissimo e 112 bicchiere di liquore aromatico (tipo alchermers,
strega, maraschino, etc.). La ricotta, quale farcia
a dolciumi, la si conosce in ogni parte dell'isola. Le cassatelle sono
tradizionali ad Augusta per Pasqua; e nella Sicilia occidentale per
Carnevale, tant'è che spesso vengono indicati anche col nome di cassatèddi
di carnaluvári, Sono ancora tipiche del ragusa «no, dove vengono
chiamati pastiéri di ricotta; e
del siracusano. Ad 1 Kg. di farina si
aggiungono 100 gr. di sugna, 150 gr. di zucchero, un pizzico di sale; con
acqua tiepida si dovrà,ottenere una pasta morbida ma non troppo. Far
riposare 90 minuti. Gelato antichissimo ma che era preparato anche con l'aroma della scurzunéra, una pianta meglio conosciuta col nome di' "barba di becco". Questo nome deriva dallo spagnolo escorco e poi nel dialetto siciliano scursuni, dal signilicato serpe, serpente, vipera.- la radice della pianta era infatti ritenuta antidoto contro il morso velenoso delle serpi.Fu solo in un secondo tempo che alla scurzuneria fu sostituito il gelsomino; ed inspiegabilmente tutti continuano a confondere questa pianta col gelsomino. In 1 litro d'acqua mettere in infuso 50 gr., di boccioli di gelsomino dalla sera al mattino (o per 8 ore). Preparare uno sciroppo con 2 decilitri d'acqua; 250 gr. di zucchero; ed il succo di 1/2 limone; quindi unirvi l'acqua filtrata all'aroma di gelsomino ed una presa di cannella. Porre tutto nell'apposita gelatiera. Preparazione del messinese che trova la sua migliore espressione a Castroreale Terme. L stato da sempre un dolce votivo e tradizionale per la Madonna Nera di Tindari. Lessare 1 Kg. di riso in 2 litri di latte,
aggiungendone altro fino a cottura, e man mano che lo assorbe; togliere
dal fuoco e condirlo con Varianti. Ovvie le varianti, che prevedono diverse dosi degli ingredienti, e l'aggiunta migliorativa di graniglia di mandorle tostate, e dadetti di canditi; altra versione vuole che la cioccolata - anziche fusa - venga aggiunta grattugiata.Impastare 200 gr. di
farina con 4 tuorli; 200 gr. di zucchero; 200 gr. di burro; 1 cucchiaino
di lievito di birra, e lavorare la pasta finché non fa le bollicine. Tipico dolce di Mussomeli. Far bollire 1 litro di
latte; quindi versare lentamente e sempre mescolando perché non faccia
grumi, 500 gr. di semola; appena comincia a staccarsi dalle pareti del
tegame, togliere lestamente dal fuoco e versare l'impasto sul piano di
marmo. Impastare 400 gr. di farina; 200
gr. di zucchero: i pizzico di bicarbonato; la buccia grattugiata di 4
arance; 200 gr. di sugna; e tanto succo di arance quanto basta per avere
un impasto morbido. Preparare una sfoglia spessa al massimo 1 cm., e
ritagliare dei biscottini rotondi che vanno sistemati in teglia unta.
Metterli in forno caldo, e ritirarli appena «girano» di colore (10-15
minuti). Il nome cassata sembra derivi dall'arabo quas'at, ma con due diversi significati: ciotola rotonda (per la forma originale),- o torta di cacio. In tempo erano famose le cassate - tra le più delicate della Sicilia confezionate nel monastero di Valverde in Palermo. Sull'antica tradizione della cassata in Sicilia, la fede un documento del Sinodo di Mazara del 1575; al cap. XXI (pagina IV), si legge che la cassata era uno dei dolci «immancabili nelle festività». La sua preparazione casalinga è - teoricamente - semplice: la bravura consiste nell'armonizzare il tutto, il che è da specialisti. Foderare una tortiera
con carta oleata, sul fondo e sui bordi; ungere la carta abbondantemente
con gelatina di albicocche (farà da adesivo) e quindi foderare ancora con
sottili fette di pan di Spagna. Varianti. Ovviamente la fantasia, e la ricerca sempre crescente per fare più belle le cassate, hanno portato ad alcune tecniche complementari, quali quella di farcire non solo con semplice ricotta (bianca), ma sovrapponendo a strati altri dischi di pan di Spagna, e su questi altre farce, sempre di ricotta, ma variamente colorate (all'uovo; o con essenze o liquori e coloranti). |