La scienza a Catania
Rassegna dei principali protagonisti catanesi 
del mondo della scienza


Fisica

  Ettore Majorana

   

IL PROF. ATTILIO AGODI DIVENTA “BENEMERITO” DELLA SCIENZA

Importante riconoscimento per il prof. Attilio Agodi. Il consiglio di presidenza della Società Italiana di Fisica ha infatti conferito all’illustre studioso catanese il prestigioso titolo di Socio Benemerito per i suoi contributi alla Scienza ed alle attività della stessa S.I.F. Nato a Siracusa nel 1929, Agodi si laureò in Fisica nel 1951 presso l’Ateneo catanese, discutendo una tesi “sull’esistenza di livelli energetici nei nuclei atomici” - allora un tema di frontiera della Fisica nucleare...

         

Matematica, Geometria        
         
Giuseppe Arcidiacono        

"Spazio, Iperspazi,
Frattali"

"La relatività
dopo Einstein" -
 

"La teoria degli Universi - Vol. I"
 

"La teoria degli
Universi - Vol. II"
 

"L’uomo, la vita,
 il cosmo"

         

Biologia        
         
Salvatore Arcidiacono      

     

"L’evoluzione
dopo Darwin"

"Problemi e dibattiti
di biologia teorica"

     
         
         
 
 

 

 

Medicina

Presso l'auletta dell'Az. Osp. Cannizzaro di Catania si terrà nei giorni dell'8- 9 -10 Maggio 2003 un convegno, a numero chiuso, cui parteciperanno oltre 50 neurologi provenienti da tutta l'Italia per discutere sulle problematiche inerenti l'"Invecchiamento cerebrale e demenze".
Saranno presenti tra gli altri il Prof. Carlo Caltagirone (Università degli Studi di Roma "Tor Vergata"), la Prof.ssa Gabriella Marcon (Università di Udine), la Dott.ssa Amalia Bruni (responsabile del Centro Regionale di Neurogenetica - Regione Calabria) , Prof. Ferdinando Nicoletti (Università degli Stuidi di Roma "La Sapienza")
Saranno inoltre presenti: il Prof. Francesco Nicoletti (Università di Catania), il Prof. A. Falsaperla (Az. Osp. Garibaldi di Catania - Unità Operativa di Neurologia).

Tale incontro è organizzato dall'Unità Operativa di Neurologia dell'Azienda Ospedaliera Cannizzaro di Catania
diretta dal Dottor Erminio Costanzo
 

Il Comune di Catania ha pubblicato il catalogo della mostra tenutasi a Palazzo dei Chierici nel novembre del 2001 su "Medici e Medicina a Catania 
dal Quattrocento ai primi del Novecento", 
organizzata dall'Assessorato alla Sanità su un'idea dello stesso Assessore dott. Erminio Costanzo. 
Un bellissimo catalogo che raccoglie la memoria storica di una Scienza che a Catania ha avuto illustri esponenti. 

Presentazione

L' "arte salutare" a Catania
nell'archivio storico comunale

 
Medici Ebrei a Catania

 

 

"OSPEDALITA' ANTICA IN SICILIA" di Mario Alberghina

Presentazione di Carmelo La Carrubba

L’interessante volume ”Ospedalità antica in Sicilia. Un millennio di medicina e assistenza sanitaria” del prof Mario Alberghina – ordinario di biochimica presso la scuola di Medicina dell’Università di Catania – si prefigge di “testimoniare l’evoluzione dell’ospedalità antica e moderna in Sicilia, così come riscontrabile oggi nel territorio, prima che essa si trasfiguri o svanisca del tutto in senso architettonico e documentaristico. Molte strutture sanitarie del passato in paesi e città dell’isola costituiscono già un mondo senza memoria… Per cui questa ricerca rappresenta “una porta aperta verso la speranza di una indagine scientifica più completa, verso lo studio interdisciplinare dalle origini della medicina moderna in Sicilia”.
Questa sua interessante ma frammentaria storia dell’ospedalità è un bellissimo viaggio in Sicilia che svela quanto non sapevamo e quanto ricca di generosità e di scienza sia quest’isola.
Che al centro dell’indagine di Alberghina ci sia l’ospedale è ben sottolineato dalle presentazione del prof Giuseppe Armocida – Pres. Società italiana di Storia della Medicina – che così recita: “Oggi fondamentale è l’importanza dell’ospedale per i procedimenti di diagnosi e cura a cui ci si deve assolutamente affidare e a questa regola – conclude con una punta di ironia - non sfuggono nemmeno gli uomini più importanti della terra.”.
Il volume dalla bella veste tipografica (Bonanno editore) ha visto la luce per la lodevole iniziativa della “Fondazione mediterranea “G. B. Morgagni” nota per lo sviluppo delle tecnologie in Medicina e Chirurgia e del “Policlinico “G. B. Morgagni” che ha come finalità istituzionale di “guardare al futuro confrontandosi con la tradizione. I presidenti delle due Fondazioni sono il prof Salvatore Castorina e il figlio prof Sergio Castorina: due pilastri dell’ospedalità a Catania con riconoscimenti non solo isolani ma nazionali e internazionali.
Riprendendo il cammino nella sanità la prosa di Alberghina ne rappresenta i simboli: “Campanile e Ospedale conferivano alle comunità locali già all’esordio delle aggregazioni comunali un preciso riferimento territoriale. Se un nucleo di uomini oltre il campanile era anche dotato di ospedale, quel nucleo era privilegiato perché assistito, comunque, dalla possibilità di cure che, almeno virtualmente, l’ospedale per definizione poteva elargire più di quanto il medico da solo poteva fare… l’ospedalità antica non deludeva mai l’infermo in quanto espressione ed effetto della solidarietà beneficiante…
L’Autore nella sua ricerca ha lavorato non esclusivamente in biblioteca ma ha ascoltato la voce dei “sassi e degli anziani” nonché le testimonianze degli interessati per ridisegnare le topografie e le tipologie di quelle “dimore” che sono gli ospedali.
Essendomi imbattuto in una nota del 1860 che documenta la istituzione della figura del chirurgo di guardia notturno all’ospedale S. Marta di Catania dove io iniziai come volontario e fui impiegato al P. S. come chirurgo di guardia, vorrei testimoniare che intorno agli Anni 60/65, proprio all’Ospedale S. Marta e Villermosa fu creato il primo reparto autonomo in Italia di Chirurgia d’urgenza e Pronto Soccorso con organico proprio. Successivamente sia il Vittorio Emanuele che il Garibaldi istituirono analoghe strutture.
Contemporaneamente per merito del prof Carmelo Scala – Primario della divisione di Chirurgia d’urgenza e P. S. fu creato dallo stesso un movimento sindacale ospedaliero che ben presto divenne regionale e subito dopo nazionale e fu riconosciuto dal Ministero della Sanità che incluse la Chirurgia d’urgenza fra le idoneità nazionali.
Ed è intorno agli Anni ’70 che si dettarono le nuove regole per il chirurgo d’urgenza: una nuova figura nel panorama medico che rivoluzionò il rapporto medico-ammalato di fronte a traumi e affezioni che si avvantaggiarono della tempestività delle esecuzioni
Si rivoluzionò l’organizzazione dei servizi con la “Pronta disponibilità” di una èquipe che agisse nei momenti “scoperti” in ospedale. Ai miei tempi si era in ospedale dalle 8 alle 14 poi era il deserto.
La “Pronta disponibilità” coinvolse le specialità presenti nei reparti con turni obbligatori.
L’ospedale nelle nuove strutture assumeva le caratteristiche del monoblocco affinché le specialità avessero concentrate in poco spazio tutto quanto fosse necessario all’accertamento diagnostico e alla cura chirurgica per qualunque specialità sia traumatologica che cardiaca o vascolare, toracica o addominale o maxillo-facciale o neurochirurgia o tumorale.
La nascita della divisione di urgenza coinvolse Milano prima e Roma dopo. Nel 1974 fu istituita a Milano la prima Scuola di specializzazione di Chirurgia d’urgenza e P. S. a Milano diretta dal prof Vittorio Staudacher per chirurghi che avessero già conseguito la specializzazione in Chirurgia generale e aveva la durata di due anni.
L’ambizioso progetto di allora prevedeva i Dipartimenti. Come pure un organico per le Divisioni capace di coprire 24 ore di servizio con un turn over di èquipe chirurgiche. Solo l’ospedale Fatebenefratelli di Milano ebbe una divisione con queste caratteristiche e un organico di circa 80 sanitari.
A parziale completamento della indagine di Alberghina ho voluto dare un piccolo contributo.
Il libro in oggetto di Mario Alberghina non è in vendita per volere delle Fondazioni; a me è stato donato dal cardiologo del Policlinico Morgagni dottor Luigi Cannamela.

 

   
Ecologia
E' stato pubblicato su internet il testo integrale del primo rapporto sullo stato dell’ambiente della Città di Catania.
Il testo integrale può essere consultato dai cittadini collegandosi sul sito internet del Comune di Catania (www.comune.catania.it).
Si tratta di un rapporto di  170 pagine a colori riccamente illustrate, con foto, tabelle e grafici...
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ARIA

CHE ARIA RESPIRIAMO? 

Il Comune di Catania ha pubblicato il Rapporto Annuale 2001 sulla qualità dell'Aria in cui leggiamo...

"Il presente rapporto segue gli analoghi rapporti redatti nel 1999 e nel 2000. Vengono confermati gli elementi di carattere generale riguardanti la rete di monitoraggio, l’assetto meteoclimatico locale, l’andamento giornaliero e stagionale della concentrazione degli inquinanti, i livelli di inquinamento associati alle varie stazioni di misura.
I dati raccolti sono stati elaborati statisticamente e riportati nel modo più completo possibile nelle tabelle allegate..
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Elettromagnetismo

Sono stati pubblicati gli atti del convegno"
"Lo stato della ricerca sui Campi Elettromagnetici:
aspetti scientifici e giuridici
" .
e sono disponibili sul sito del Comune di Catania
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