Appunti  

 

 

 IN RICORDO DI UN AMICO


 


Che brutto Ferragosto nella prima pagina de “La Sicilia” la tragedia di Genova e nell’ultima il necrologio di un vecchio caro amico: Domenico Cirelli ma per tutti Mimmo. Era, negli Anni ’30 , un ragazzino che frequentava la sala di scherma di mio padre, al primo piano di via M. Rapisardi confinante con lo studio del mio padrino l’avvocato Luigi Macchi e frequentato dalla migliore gioventù del tempo. Qualche nome: Ciro Fiore, futuro chirurgo, Sebastiano Aleo, futuro avvocato, fratelli Rapisardi, e Fiammingo, i fratelli maggiori di Mimmo.
E fu lì che quel ragazzino vide un giorno entrare curiosa nella sala una bimbetta di quattro o cinque anni che ritrovò giovanetta dopo la guerra e da allora ci incontrammo e frequentammo in varie circostanze fin quando, con mio marito si instaurò una vera amicizia. Ironico, spiritoso, battagliero nella sua professione in qualità di presidente dell’Ordine degli Ingegneri contro la speculazione edilizia del tempo, generoso, ospitale, ci incontravamo in varie occasioni: onomastici, compleanni, matrimoni delle figlie. In maniera generosa e rigorosamente professionale, eseguì la costruzione della nostra casa a mare che resta forse una delle sue opere più belle.
Lo incontrammo, per l’ultima volta, alla festa per un suo importante compleanno nella tenuta di campagna. Era già allora stanco, ma da perfetto anfitrione, fu come sempre ironico e sorridente. Continuò a sentirsi per telefono con mio marito per qualche tempo. Poi fu il silenzio. Non sono potuta andare a salutarlo per l’ultima volta in chiesa ma quella bimbetta che tu una volta mi hai ricordato vuole salutarti come so fare.
Addio, caro Mimmo e grazie di averci gratificato della tua amicizia.
Vittoria Timmonieri

Mi associo al ricordo di Vittoria Timmonieri per la dipartita di Mimmo Cirelli ricordandone le splendide doti umane e un talento innato che espresse nella scherma e nell’attività professionale nei quali, dimostrò fantasia e creatività artistica così come nella collaborazione giornalistica al settimanale “Prospettive” in cui testimoniava anche il suo impegno civile così come aveva fatto da Presidente degli ordini degli ingegneri di fronte all’insorgente speculazione edilizia nella Catania che fu.
Nel ricordo di questa amicizia siamo vicini alla moglie e alle figlie.

Carmelo La Carrubba