La Catania che fu
La
dotta conferenza del prof DiGrado, riassunta da Pinella Leocata ( “La
Sicilia” di sabato 22 giugno) mi ha riportata alla mia lontana
giovinezza quando frequentavo il CUC (fondato nel ’51), molti anni prima
di quelli di Muggini, rievocati dal prof Di Grado. Le proiezioni
avvenivano nella saletta dell’allora cinema Diana, poi per un anno in
una saletta dell’Odeon e infine al cinema Corsaro. C’era il gruppo
numeroso dei giovani comunisti con a capo Nicola Salnitro, figlio del
professore deportato e morto in un lager nazista. C’era il futuro
magistrato Gustavo Cardaci. C’era la piccola pattuglia dei monarchici e
dei “fucini”; c’erano nomi illustri: Corrado Brancati, Vittorio Frosini;
gli avvocati Aleo, Marangolo, il prof Vito Librando, e altri di cui
ricordo solo i cognomi: Auteri (morto poi tragicamente) Albarosa,
Gattullo, il pittore Pippo Giuffrida. Sparuta la rappresentanza
femminile che, comunque, non prese mai parte ai vari dibattiti.
Furono proiettati “La corazzata Potionkim” (non era ancora nato
Fantozzi), “Ivan il Terribile” – “La madre” – “Miciurin” – “Que viva
Mexico” – I film dell’espressionismo tedesco –“A nous la libertè “Les
enfantes du paradise” “Breve incontro” e tantissimi altri. Nacquero
anche amori, qualcuno durato tutta una vita, come quello di chi rivive
quel periodo, altri durati le espase d’un matine, altri finiti per la
morte di uno dei contraenti. Nel ’56, durante una affollata assemblea
in un’aula dell’Università, vi fu la spaccatura fra la sinistra e i
fucini e i monarchici da cui poi nacque il CUC di Muggini, rievocato dal
prof Di Grado. Ma di questo periodo non ne feci più parte. A
questi miei ricordi vorrei aggiungere che negli Anni ’80, fu fondato a
Catania – per volontà dell’arcivescovo mons. Picchinnedda il settimanale
“Prospettive” che incaricò l’allora presidente dell’ODA mons. Antonino
Calanna di dare vita ad un giornale che desse voce ai cattolici ma che
fosse aperto alle varie realtà e, come esempio additava nientemeno che
“Repubblica”. Molte e illustre, le firme che collaborarono al
settimanale e voglio ricordarne alcune: Piero Isgrò, Giusppe Di Fazio
Salvo Nibali Sebastiano Milluzzo, Padre Corsaro (già ricordato dal prof
Di Grado) Giacomo Garra Agosta, Salvatore Carmelo Trovato, la compianta
professoressa Giovanna Finocchiaro Chimirri, la sottoscritta, Giovanna
Cataudella, . Per qualche tempo a questo “gruppo donne” partecipò la
futura senatrice Anna Finocchiaro. Notevole anche la collaborazione
del dottor Carmelo La Carrubba per la rubrica sul teatro e le interviste
a numerosi attori Glauco Mauri, Moni Ovadia, Renzo Giovanpietro Rossella
Falk, Valeria Morioni, Ida Carrara, Guglielmo Ferro, Tuccio Musumeci,
Miko Magistro. E la rievocazione dei duelli a Catania. Cala il
sipario sui miei ricordi e su alcuni aspetti della Catania che fu :
Vittoria Timmonieri
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