Appunti    

 

 

Una giornata e un cuoco particolari


 

Celebrare le nozze d’oro non è una mèta facilmente raggiungibile: con i tempi che corrono, quando due coniugi, magari alquanto acciaccati, toccano il traguardo dei cinquant’anni di convivenza, è già una prova di resistenza. Tra femminismo rampante e aggressivo e “botte di vita” di brizzolati mariti adescati da allettanti lolite, non è facile durare mezzo secolo. Senza contare che spesso uno dei due stacca il biglietto per l’aldilà prima di raggiungere quella meta. Per cui bene ha fatto il Comune di Catania che già dal 2003 ha invitato ad una cerimonia al Castello di Leucatia i superstiti; cerimonia alla quale il 10 maggio u.s. ho partecipato con mio marito e altre quattordici coppie.
Non sono molte e già questo fa riflettere: sono scoppiate prima? O la morte li ha dimezzate? L’assessore Filippo Grasso è stato il “celebrante”, ha illustrato il significato della cerimonia, ha consegnato ad ogni coppia una pergamena a testimonianza della ricorrenza, poi foto di gruppo e di coppia.

 

Ma è stato anche un momento di riflessione e non credo di essere stata l’unica a farla. Penso che ciascuna coppia abbia ripercorso il cammino di questi cinquant’anni, dai sogni ma anche dai timori iniziali alle mète di volta in volta raggiunte, i figli e le preoccupazioni per la loro salute, per le loro amicizie, per le loro scelte; le tappe professionali raggiunte o mancate; i genitori da anni scomparsi; gli amici incontrati, quelli falsi e traditori, quelli fidati e vicini a te anche in questa occasione che si fanno sentire con un fantastico fascio di fiori; le malattie superate che ti hanno fatto trepidare coinvolgendo tutti i tuoi familiari.

 

E in questo bilancio metti anche le piccole gioie di ogni giorno, le cene con gli amici, i viaggi in tanti posti vicini e lontani, i fiumi navigati, le città visitate, le tante mostre d’arte e teatri e spettacoli che hanno arricchito la tua cultura insieme ai tanti libri letti.

 

Spero sinceramente che per tutte quelle coppie il bilancio della loro vita in comune sia stato positivo e, siccome oltre lo spirito bisogna soddisfare il corpo noi con figli e genero siamo andati a festeggiare in un ristorante al centro storico di Catania, “I tre bicchieri” in via San Giuseppe al Duomo ( tel. 095/7153540) di Domenico Privitera  che raccomando caldamente a chi è in cerca di un locale raffinato, tranquillo con delle portate eccellenti, un servizio ineccepibile in cui garbo, stile e simpatia si fondono creando una calda atmosfera.

 

Il modo migliore per chiudere questo bilancio di mezzo secolo.

… e prepararsi alle nozze di diamante!