Un premio per il fesso del
mese
Tra i tanti premi e giornate
rievocative, bisognerebbe istituire un premio particolare : un premio o
menzione o targa al “Fesso dell’Anno” o, per non essere avari, a quello
del mese, dato che non manca mai quello che potrebbe fregiarsi di tale
titolo. Ne leggiamo quasi ogni giorno e c’è soltanto la difficoltà della
scelta.
Eccone
un campionario: lo sciatore fuori- pista che va a rompersi l’osso del
collo solo per il gusto di fare una cosa particolare – oltre che
vietata; quei turisti tedeschi che, col mare forza 8, veleggiano
tranquilli primi di essere travolti dalle onde e salvati dai
soccorritori; quelli che si avventurano sull’Etna senza adeguate
conoscenze della montagna e relative attrezzature; quel numeroso gruppo
di turisti nostrani che, alla vigilia di uno stato di allerta, partono
sempre sull’Etna restando bloccati in una struttura inadeguata con
bambini e neonato a seguito; quelli che vanno ad ammirare lo spettacolo
del mare in tempesta e, per non perdere neanche uno spruzzo, si
avvicinano fino ad essere quasi travolti.
Potrei continuare all’infinito poiché – ahinoi – la madre degli
imbecilli è sempre gravida e, in fondo – si potrebbe alzare le spalle e
dire: Peggio per loro, se la sono andati a cercare.
Eh, no. Perché per questi fessi, rischiano la vita i soccorritori,
guardie forestali, alpine, costiere, carabinieri, finanzieri e volontari
della Croce Rossa e della Protezione Civile.
E anche se i danni materiali si fanno pagare a quei fessi incoscienti,
se uno di questi soccorritori ci rimette la vita, chi restituisce un
padre, un marito, un figlio ai congiunti?.
Insieme alle bevande calde, alle coccole, all’anonimato, sbattiamoli in
prima pagina con foto e nome e cognome e proposta del Premio “Il fesso
(o i fessi) dell’Anno”.
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