Appunti  

 

 

 Moderni o medievali?


 

Il mese scorso si è svolto a Verona un congresso il cui tema centrale era la famiglia e il suo svolgimento ha suscitato un’ondata di indignazione da parte di chi non era d’accordo sui vari temi trattati ha accusato i convegnisti di voler tornare di voler tornare al Medio Evo.
Prima di entrare nel vivo della polemica vorrei ricordare agli illustri oppositori che il Medio Evo , da essi evocato come periodo di oscurantismo e ignoranza, diede al mondo un certo Dante Alighieri (autore, per chi non lo sapesse di una trascurabile “Divina Commedia”) oltre che un Petrarca, un Boccaccio, un Giotto, un Federico II° (meglio conosciuto ai suoi tempi come “Stupor Mundi”), un Carlo Magno e qui mi fermo per non stancare troppo i predetti “moderni”.
A questo punto, vorrei rivolgermi alle due parti contendenti su un argomento scottante: la legge sull’aborto.
A chi la sostiene domando: ma è proprio necessario ricorrervi?
A chi è contrario domando: se ci sono situazioni drammatiche (tipo salute della donna, stupro, ecc…) perché proibirlo?
Ad entrambe le domande rispondo con un’altra domanda: perché si tace sugli anticoncezionali? C’è anche la pillola del giorno dopo addirittura..
Perché non ricorrere ad una intensa campagna pubblicitaria e diffondere l’uso dei contraccettivi invece di intestardirsi a difendere la legge sull’aborto che ha scaricato sulle donne una scelta che, comunque è un dramma, liberando l’uomo da ogni responsabilità?
Per quanto riguarda tutti gli altri temi del convegno penso che chiunque abbia diritto di pensarla come crede senza per questo sentirsi “medievale” o “moderno” se si sostiene la famiglia tradizionale o quella diversamente composta.