Un inedito di Sciascia
Non
avrei mai creduto che un giornale importante e serio come il
“Corriere della sera” potesse cestinare una lettera solo perché
avrebbe potuto appannare un mito.Il mito? Leonardo Sciascia. L’ombra?
Una semplice rettifica.
I fatti: nel numero del I° maggio viene pubblicato sul Corsera un
racconto di Sciascia facente parte di una raccolta di inediti di
prossima pubblicazione e intitolato dalla vedova “Fuochi sul mare”.
Nella lettera da me spedita al quotidiano milanese, precisavo che
quel racconto non era un inedito giacchè era stato pubblicato nel 1965,
in occasione del Ventennale della Resistenza su un numero speciale
dell’Europeo sotto il titolo “Quando Gary Cooper sbarcò in Sicilia”.
Precisavo pure che quel numero, che conteneva pure un racconto inedito
di Italo Calvino faceva parte di una “Donazione Vittoria Timmonieri”
alla Biblioteca “Ursino-Recupero di Catania. Non supponevo che la mia
precisazione fosse offensiva nei confronti dello scrittore , anzi ero
certa che potesse interessare gli studiosi di Sciascia. E non solo essi
perché informavo che la sopraddetta “Donazione” riguardava in larga
parte la Resistenza e conteneva diari, documenti molto rari,
testimonianze di sopravvissuti, raccolte di stampa partigiana, storie
sulla Resistenza poco conosciute come ad es. quella di Luigi Longo, uno
dei protagonisti della lotta partigiana, romanzi ormai introvabili e
vicende anche esse poco conosciute come quelle da me raccolte ad Assisi
sugli aiuti agli ebrei e di episodi legati alla Resistenza, poco nota,
di sacerdoti e suore.
Ed è per questo che mi rivolgo a tutti coloro che studiano quel periodo
storico, oggi molto controverso nel silenzio dei loro studi e lontano da
sbandieramenti e manifestazioni di piazza solo il 25 aprile.
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