A CATANIA "LA BELLA GITANA" DI E CON ORNELLA GIUSTO
di Franco La Magna


Due donne in una. Una donna in due. Disinnesca da ogni tragicità il problema del “doppio” (eterno stereotipo letterario, fonte di copiose e laceranti scissioni) Ornella Giusto, attrice-scrittrice siciliana trapiantata a Roma e già apparsa - tra l’altro - in fiction televisive di successo, che ripropone sulle scene catanesi il suo dolceamaro monologo “La bella gitana” (“scherzo poetico-sentimentale”), sensuale, malinconica, gioiosa, nostalgica, rabbiosa, poetica e passionale esplosione di mediterranea, quasi materica e mai doma, vitalità. Alternando poesie, meditazioni, nostalgiche rimembranze d’autobiografica infanzia perduta, ma gelosamente custodita negli anfratti d’una vigile coscienza (la canuta bontà del nonno, la severità della nonna, l’incerto baluginare di folgorazioni adolescenziali, l’immagine indelebile della madre…), “La bella gitana” - metaracconto-guida d’una ricerca-inseguimento d’un paradigmatico uomo amato - porge alle travagliate lacerazioni d’amore di Ornella la debordante esuberanza di Nella (espressa anche nell’incisivo vernacolo siciliano), alterità continuamente in (apparente) ostruzione, nella realtà necessaria fonte d’elisir esistenziale. E se infine la bella gitana, ininterrottamente evocata, ritroverà il suo uomo vero (non un bramato fantasma d’amore) e apprenderà gl’insegnamenti della seduzione da una strega-precettrice (“guai a chi apre il proprio cuore”), anche la scissione Ornella-Nella tenderà dialetticamente a ricomporsi in un unicum non acquietato, ma finalmente accolto deprivato d’insanabili contraddizioni.
Ornella Giusto, procace e carnale bellezza sicula, danza con grazia e recita con le giuste modulazioni il doppio ruolo. Musiche originali di Giuseppe Cusumano e autori vari.

 


UN LIBRO DI FRANCO LA MAGNA, ALLA IV MOSTRA DEL CINEMA DELLO STRETTO

Sarà presentato giovedì 27 maggio – prima giornata della IV edizione della “Mostra del Cinema dello Stretto” (direttore artistico Anna Mazzaglia Miceli) – il libro “Lo schermo trema. Letteratura siciliana e cinema”, scritto dal critico cinematografico e storico del cinema catanese Franco La Magna (Città del Sole Edizioni, Reggio Calabria, 2010, pp. 280, € 18,00, riccamente illustrato). Relatore d’eccezione il Presidente del Torino Film Festival, Lorenzo Ventavoli, storico del cinema, saggista, organizzatore di mostre e gestore di sale cinematografiche piemontesi, che ne ha curato l’introduzione e che nel corso della stessa giornata inaugurerà il Festival messinese. Alla presentazione, in programma presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Messina (alle ore 16,00), interverranno tra gli altri: Dario Tomasello, docente del Corso di laurea in Discipline delle Arti Figurative, della Musica e dello Spettacolo dell’Università di Messina e lo storico del cinema Nino Genovese. Sarà presente l’autore. Al termine della presentazione verrà proiettato il film “Tigre reale” (1916) di Piero Fosco, alias Giovanni Pastrone, interprete la grande diva messinese Pina Menichelli e Febo Mari, tratto dal romanzo omonimo di Giovanni Verga.
Il volume di La Magna, frutto di una meticolosa ricerca durata circa tre anni, "compendio critico dell’apporto dato dalla letteratura siciliana al cinema dalle origini ai nostri giorni – come si legge nel retrocopertina – è la prima opera di sintesi sul rapporto tra cinema e letteratura siciliana, scritta con linguaggio fluido e gradevole, rivolta ad un pubblico generalista, cinefilo o semplicemente curioso (insegnanti, studenti medi e universitari) ed altresì un utilissimo aiuto per una rapida ma accurata informazione agli specialisti e agli studiosi della materia. Un vero e proprio “manuale”, da consultare o studiare, per chi voglia accostare una materia così vasta e ricca di fascino". Circa duecento i film citati tratti dalle opere dei molti autori ricordati, compresa una “ridda” di minori ormai del tutto dimenticati.
 



Si svolgerà a Messina, dal 26 al 31 maggio, la IV edizione della Mostra del Cinema dello Stretto. Nella Multisala Apollo, al cinema Visconti e al Palazzo della Cultura – dove sono previsti due eventi speciali e la serata finale con le premiazioni – nel segno del rilancio culturale del territorio e della valorizzazione del cinema italiano di qualità, che spesso vive gravi difficoltà distributive nelle sale, si realizza un evento ideato dalla Cooperativa e Casa di produzione Entr’Acte, con Anna Mazzaglia Miceli direttore artistico e Solvi Stubing (attrice, giornalista, produttrice) presidente del Comitato organizzativo.  La rassegna prevede il coinvolgimento, nel programma, di film proposti (in qualità di produttori, coproduttori o distributori) da realtà prestigiose come Cinecittà, l’Istituto Luce e la Filmoteca Regionale Siciliana, con Sicilia Film Commission.
In particolare, la Mostra sarà inaugurata dal Presidente di una rassegna di grande autorevolezza come il “Torino Film Festival”, Lorenzo Ventavoli, che – nel corso di un incontro presso la facoltà di Scienze della Formazione di Messina – racconterà la sua straordinaria scoperta di un film dimenticato...

 



Venerdì 19 Febbraio
, alle ore 17.00, presso il Palazzo della Cultura, in via Vittorio Emanuele 121, si terrà la conferenza sul tema:
"Carnevale e Cinema"
Relatore: Franco La Magna, critico cinematografico e storico del cinema; interverranno: Francesco Alliata, produttore cinematografico; Vitalba Andrea, attrice; Turi Giordano, regista; Gilberto Idonea, attore; Tuccio Musumeci, attore; Lucia Sardo, Attrice.

 


L'ULTIMO PULCINELLA
di Carmelo La Carrubba

Il teatro – si sa – si esprime attraverso la metafora e Pulcinella è la metafora di cui si serve Maurizio Scaparro per rivolgersi ai giovani: una maschera dietro la quale si può nascondere ognuno di noi e attraverso la quale possiamo affermare di essere liberi, di potere vivere e convivere in un mondo multirazziale e multiculturale. Ed il teatro può assumersi questa funzione perché la maschera è l’essenza del teatro. L’altro mezzo di comunicazione qual è il cinema – perché di un film si tratta – può essere visto da un maggior numero di persone e può portare loro una speranza per il futuro.
Forse un’utopia un po’ vaga ma necessaria dati i tempi che corrono in cui dice Scaparro:”La cultura costa ma l’incultura costa ancora di più”.
Parliamo del film di Maurizio Scaparro “L’ultimo Pulcinella” proiettato ieri sera, 22 dicembre, per lo Stabile di Catania, alla sala Verga, presentato dal D.A. il regista Giuseppe Dipasquale e dall’autore.


Il film racconta la storia di un ragazzo che scappa da Napoli con un’amica e va a Parigi e di suo padre, un attore che vive interpretando Pulcinella. Il padre a Parigi incontra un suo vecchio amico, insegnante di italiano alla Sorbona. Dal loro incontro e dalla vicinanza coi giovani dei quartieri popolari nasce l’esigenza – di fronte alla scoperta di un vecchio teatro – di costituire una compagnia con giovani di varie nazionalità per fare rivivere attraverso l’arte dell’attore napoletano la voce di Pulcinella: cioè della maschera del personaggio attraverso la quale la poesia, i sogni di ognuno possano trovare la parola.
Nel frattempo la polizia sorveglia e lo scontro sarebbe inevitabile se – come avviene nel finale – fra utopia e speranza – il commissario e Michelangelo (l’attore Massimo Ranieri che interpreta Pulcinella) confrontandosi con la propria maschera (il casco antisommossa e la maschera di Pulcinella) trovano la verità non tanto negli atteggiamenti quanto nelle parole.
Il film oltre a essere ben diretto e interpretato da ottimi attori si avvale di una schiera di giovani di varie nazionalità che convivono nella banlieue parigina e di una splendida colonna sonora dai suoni mediterranei e che ha in Massimo Ranieri uno straordinario interprete e un magnifico cantante. Senza dimenticare l’importante partecipazione di Domenico Balsamo, Adriana Asti, Jean Sorel, Valeria Cavalli, Antonio Casagrande. Pur essendo un film sui giovani e per i giovani l’atmosfera creata da Scaparro in teatro è nella scoperta di una periferia parigina inedita al cinema così come gli ambienti della biblioteca dell’università che sono di una raffinatezza estrema, di consapevole maturità nel ricreare un ambiente culturale che affonda le radici fino nella Rivoluzione francese come nel caso del teatro di campagna della vecchia nobiltà francese schiantata dalla rivoluzione che viene scelto per le rappresentazioni.


La scelta del teatro non è casuale ma emblematica di un momento importante per mandare un messaggio. E’ quello che hanno fatto Maurizio Scaparro e lo Stabile di Catania proiettando il film “L’ultimo Pulcinella” in cui musica, cinema e teatro inviano il loro messaggio “politico” per una comunità teatrale e una armonia possibile fra realtà meticce. E’ la provocante utopia di Scaparro che si riassume nel gesto teatrale che può diventare gesto rivoluzionario per costruire nuove realtà comunitarie.

 


Aurelio Grimaldi ospite del multiplex Cine Star
Giovedì 29 maggio a San Giovanni La Punta proiezione di “Anita. Una vita per Garibaldi”

 

Sarà il regista siciliano Aurelio Grimaldi (dopo Salvo Presti) il secondo ospite del ciclo di eventi organizzati dalla direzione del multiplex Cine Star di San Giovanni La Punta, con la collaborazione artistica del critico cinematografico e giornalista Franco La Magna, che curerà l’incontro, il cui inizio è previsto per le ore 20,00 di giovedì 29 maggio, presso una delle nove sale del multiplex.

All’incontro farà seguito la proiezione (ingresso per  inviti) di Anita. Una vita per Garibaldi, ultimo film di Grimaldi, prodotto dalla Isvema di Solvi Stubing (che appare nel film nel ruolo di una maga tedesca), una coproduzione italo-brasiliana, girato in Brasile e realizzato nel 2007 in omaggio al bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi, celebrato eroe dei due monti. Il film, ancora in attesa di distribuzione, verrà proiettato a Catania per la prima volta  e narra l’appassionato amore della focosa Aninha Ribeira (interpretata dalla giovane esordiente Milena Toscano) per Garibaldi (Maurizio Aiello). La donna, in Brasile ancora onorata come eroina nazionale, si unì a Garibaldi, che era fuggito dalle carceri di Genova dopo una condanna a morte, “la quale – ricorda Grimaldi – lasciò subito il marito (Manuel Duarte, con cui si era sposata a 14 anni) per seguire Garibaldi nella lotta”.

 Conosciuta Anita a Laguna, la cittadina brasiliana dove era nata e viveva, Garibaldi – già unitosi ai “farrapos” (gli straccioni) rivoltosi ribellatisi all’impero portoghese per proclamare l’indipendenza del Rio Grande del Sud – da quel momento non lascerà più la compagna fino alla morte di lei, avvenuta come è noto nelle paludi di Comacchio nel 1849 (dopo il rientro della coppia in Italia, nel periodo della Repubblica Romana) quando la donna, che aveva conosciuto Garibaldi a 18 anni, ne aveva appena compiuti 27 ed era incinta del quinto figlio, perito con lei. Il film di Grimaldi “per la prima volta analizza sul grande schermo la figura di Anita, offuscata soprattutto in Italia da Garibaldi”, dice ancora il regista e ripercorre lo struggente, epico e drammatico amore dei due rivoluzionari “legati dalla forza fisica, dall’amore, dalla sete di libertà, dal gusto dell’avventura e della sfida”.
 

Presentato nel giugno dello scorso anno, in anteprima mondiale, alla prima edizione dell’Italian Australian Film Festival di Sidney e nato da un’idea di Raffaele Mallucci, marito della Stubing, dopo aver visto uno spettacolo teatrale su di lei, Anita ha avuto fino ad oggi una scarsissima circuitazione non essendo ancora uscito nelle sale cinematografiche italiane.

            Prossimo appuntamento, sempre al Cine Star, giovedì 5 giugno alle ore 20,00, con il film L’aria del lago, di Alberto Rondalli, tratto dal popolare romanzo “Il segreto di Ortelia” di Andrea Vitali, ambientato a Bellano, presso Lecco, tra la fine della prima guerra mondiale e gli anni del fascismo. Protagonista l’attore catanese Mario Opinato, ospite della serata condotta come sempre da Franco La Magna.

 


EVENTI CINEMATOGRAFICI AL MULTIPLEX CINE STAR
Dal 22 maggio quattro serate dedicate al cinema “invisibile”, curate di Franco La Magna.


Quattro serate a scopo culturale, con ingresso ad inviti, dedicate al “cinema invisibile” - quello rifiutato dal circuito commerciale da una spesso miope “censura di mercato”, che generalmente trova spazio nelle kermesse dei molti festival cinematografici - si svolgeranno a partire dal 22 maggio e fino al 12 giugno presso il multiplex “Cine Star” (“I Portali”) di San Giovanni La Punta. Il programma comprendente film, corti, docu-fiction ed opere inedite è stato curato dal critico e giornalista cinematografico Franco La Magna, che curerà anche gli incontri con i registi e gli attori, con la collaborazione di Ketty Lanzafame della direzione del “Cine Star-I Portali”. Questo in dettaglio lo svolgimento delle serate:

Giovedì 22 maggio h. 20,00 (sala 1) : Luce verticale. Rosario Livatino-il martirio (2007) docu-drama di Salvatore Presti, con Francesco Giuffrida. Incontro con il regista messinese, programmista e regista RAI e Marcello Trovato (direttore della fotografia). Attraverso testimonianze dirette (padre, madre, docenti, amici…) un’immagine “inedita” del coraggioso giudice ucciso dalla mafia sulla scorrimento veloce Caltanissetta-Agrigento. Dello stesso regista verrà anche proiettato il corto Arsura, tratto da una novella di Luigi Pirandello.

Giovedì 29 maggio, h. 20,00 (sala 1): Anita.Una vita per Garibaldi (2007) di Aurelio Grimaldi. Incontro con il regista siciliano Aurelio Grimaldi. La figura della coraggiosa compagna dell’eroe dei due mondi e la storia del loro grande amore, narrata per la prima volta sul grande schermo e ambientata nel Brasile dei primi anni dell’800. Interpreti: Milena Toscano (Anita) e Maurizio Aiello (Garibaldi).

Giovedì 5 giugno:, h. 20,00 (sala 1) : L’aria del lago (2007) di Alberto Rondalli; coproduzione RAI. Incontro con l’attore protagonista catanese Mario Opinato. Dal romanzo popolare dello scrittore comasco Andrea Vitali “Il segreto di Ortelia”, una storia italiana degli anni ’30 alla Piero Chiara, tra servette, postriboli e “sciabolate di perfida volgarità borghese”. Con: Mario Opinato, Ruggero Cara e Francesca Mainetti

Giovedì 12 giugno, h. 20,00 (sala 1): Lemuri. Il bacio di Lilith (2008) di Gianni Virgadaula. Incontro con il regista-documentarista nato a Milano e l’attrice Cinzia Susino. Un horror muto in bianco e nero, completo di didascalie, che ricalca  il cinema espressionista tedesco degli anni ’20, prendendo a modello i celeberrimi Nosferatu di Murnau e Vampyr del danese Dreyer. Il film è commentato dalle musiche scritte appositamente dall’ensamble catanese “Darshan” . Un’opera “gotica”, tenebrosa e terrificante, girata prevalentemente nel feudo dei marchesi Bagni, a Caniccattìni Bagni. Interpreti: Cinzia Susino, Tanino Golino, Daniela Barra, Denise Uccello, Emanuele Giammusso e Walter Maestosi, “storica” presenza televisiva RAI.


ETNAFEST CINEMA




Il 28 aprile debutta la sezione Cinema di Etnafest, curata da Sebastiano Gesù.
Ad aprire la quinta stagione, un programma ricchissimo. Si comincia con una mostra, "L'Archivio dei Sogni". Si prosegue con un originalissimo spettacolo di lanterne “magiche”. Infine la proiezione di un film di Luigi Comencini, "La valigia dei sogni" del 1953

 


ANTEPRIMA NAZIONALE PER IL FILM "CARAVAGGIO"

Lunedì 11 febbraio, alle ore 16.00 nella Sala Stampa de “Le Ciminiere” di Catania, avrà luogo la conferenza stampa di presentazione del film CARAVAGGIO che sarà presentato in anteprima nazionale, stesso giorno, alle ore 21.00 al Cinema Odeon, di Catania in via Paolo Corridoni, 19.
Il film è una coproduzione internazionale fra Titania Produzioni - RAI Fiction - GMT Productions - Institut del Cinema Català - EOS Entertainment.
È prodotto da Ida Di Benedetto e Stefania Bifano per Titania Produzioni in collaborazione con RAI Cinema e con la Regione Siciliana, Dipartimento Regionale dei Beni Culturali Ambientali e della Educazione Permanente nell’ambito del Programma “Sensi Contemporanei Cinema e audiovisivo”.
Il film che conta sulla regia di Angelo Longoni, e sulla cinematografia di Vittorio Storaro è distribuito dalla 01 e sarà nelle sale italiane nella Primavera del 2008.

 


UN LIBRO DI FRANCO LA MAGNA AL TORINO FILM FESTIVAL

“Vi ravviso, o luoghi ameni. Vincenzo Bellini nel cinema e nella televisione” il nuovo libro del giornalista e critico cinematografico catanese Franco La Magna (Città del Sole edizioni, Reggio Calabria, 2007, pp. 205, € 15,00), sarà presentato domenica 25 alle ore 15,00 presso il “Circolo dei lettori” (via Bogino, 9 Torino) nell’ambito delle manifestazioni del Torino Film Festival, uno dei più importanti Festival cinematografici europei, giunto alla 25.a edizione. Relatore d’eccezione lo stesso presidente del Torino Film Festival, Lorenzo Ventavoli, storico del cinema e gestore di sale cinematografiche piemontesi, operatore culturale già autore di numerose pubblicazioni sul cinema.

La presentazione sarà accompagnata da proiezioni di spezzoni di film estrapolate da un montaggio curato dallo stesso La Magna che abbracciano un arco temporale di circa 80 anni, da La canzone dell’amore (1930) di Gennaro Righelli, considerato il primo film sonoro italiano fino al recentissimo Norma (2005) del regista di origini armene Boris Airapetian, secondo film-opera tratto dalla produzione operistica di Bellini in Italia immeritatamente del tutto sconosciuto, passando da film rari o ritenuti smarriti ma recentemente ritrovati come nel caso di Troppo tardi t’ho conosciuta (1940) di Emanuele Caracciolo (titolo mutuato da una celeberrima aria di “Norma”), tratto da una commedia di Nino Martoglio e interpretato dal tenore etneo Franco Lo Giudice.

Il volume di Franco La Magna, introdotto da Ermanno Comuzio e frutto di una meticolosa ricerca filologica durata anni, ha individuato oltre cento film in cui a vario titolo è presente Vincenzo Bellini, soprattutto attraverso brani musicali tratte dalle opere del “Cigno” di Catania, oltre ai (pochi) film biografici o muti o che comunque contengano riferimenti belliniani, compresi (ovviamente con la dovuta prudenza) i casi dubbi. Filmografia, viodeografia, teatrografia, bibliografia essenziale ed indice dei nomi, completano un’opera assolutamente unica nel suo genere che si muove agevolmente tra cinefilia e melomania

 


AL VIA LA 43a  RASSEGNA CINEMATOGRAFICA DELL'ACI CLUB
di F.L.M.

Giunto all’invidiabile traguardo del 43° anno di ininterrotta attività, l’Aci Club di Acireale – presidente il giornalista Turi Pittera – ripropone anche quest’anno a partire dal 22 novembre un cartellone quanto mai ricco di offerte, che ne fanno uno degli appuntamenti culturali più seguiti ed amati della città di Acireale. A partire dal film d’esordio (“L’uomo di vetro” di Stefano Incerti, tragica storia del primo pentito di mafia, canonicamente girata ed ambientata in Sicilia), passando dai “colori della commedia” (tra tutti “Le ragioni dell’aragosta” di Sabina Guzzanti), dai grandi autori (Ermanno Olmi, Ken Loach…), “biografie e sentimenti” (“La vie en rose” ed altri) e film di grande resa estetica (lo sbalorditivo “Quattro minuti” del tedesco Chris Kraus o il cinese “La guerra dei fiori rossi” di Zhang Vuan) o politico-ideologica (“Il colore della libertà”), la rassegna acese con i suoi 16 film offre sapientemente uno spaccato della cinematografia contemporanea, sia allo spettatore colto ed esigente che a quello non necessariamente cinefilo.

 


Grande successo e partecipazione, presso i locali della Libreria Cavallotto di c.so Sicilia 91 a Catania, per l’incontro con il regista Pasquale Scimeca.
Presenti all’evento la famiglia Cavallotto e, per il cinema Alfieri Multisala, l’amministratore Filippo Battaglia e la responsabile management e comunicazione Claudia Sardella.
Il regista ha subito voluto spiegare agli intervenuti il perché della realizzazione di un film su Rosso Malpelo, sottolineando l’importanza del binomio letteratura-cinema. Nella sua carriera ha avuto modo di apprezzare diversi autori che avevano sviluppato un percorso letterario pervaso dal verismo, anche e soprattutto quando fosse orientato all’ambito sociale e politico, ritrovando nelle loro opere lo spunto per raccontare una realtà spesso non conosciuta.
Così nasce la sua rielaborazione in chiave cinematografica della novella verghiana “Rosso Malpelo”, che diviene un film di denuncia, una metafora che racconta la realtà di un passato lontano, quasi scomparso dalla memoria dei siciliani, ma che è purtroppo presente in diverse parti del mondo.
La pellicola, girata in territorio ennese, tra Sperlinga e le antiche miniere oggi sede del parco di Grottacalda-Floristella, si presenta come strumento di sensibilizzazione e informazione sul tema del lavoro minorile.
Come sottolinea il critico e storico del cinema Sebastiano Gesù, il regista ha sviluppato un percorso linguistico opposto rispetto a quello verghiano. Scimeca ha infatti “ritradotto la lingua usata dal Verga al dialetto” e l’ha usata simbolicamente come assenza di collegamento con una realtà non facilmente comprensibile ma che anzi crea isolamento.
Il regista racconta la sua esperienza in Brasile e spiega come oggi si stia sviluppando un nuovo fenomeno, la creazione di una lingua creata dagli stessi bambini che vivono nelle favelas quale risultato dell’isolamento culturale e sociale dal mondo degli adulti e dalla civiltà in genere. Un paradosso della contemporaneità, che vede in un mondo ormai fortemente globalizzato la presenza di realtà così isolate e lontane da quanto la nostra società ritiene umano e civile.

Il film è parte di un progetto più ampio, curato dal Ministero della Solidarietà sociale, con l’obiettivo concreto di aiutare migliaia di bambini boliviani che ogni giorno, come il Rosso Malpelo di Verga, si trovano a soffrire e, a volte, anche morire lavorando in condizioni disumane. “Recitare in questo film e' stata una splendida esperienza, alla quale ho detto subito di sì” queste le parole dell’attrice Lucia Sardo che ha parlato della sua partecipazione al film e della condivisione della causa sociale che il film supporta. “Luoghi splendidi che da siciliana non conoscevo” così la stessa ha commentato Sperlinga, illustrando le bellezze paesaggistiche del luogo.
Durante l’incontro molti sono stati gli interventi di chi aveva già visto il film e rivisto nel proprio passato il racconto di parte della propria vita. Presente anche un familiare della famiglia Cavallotto che lavorava come tornitore in miniera. Grandi complimenti e applausi dal pubblico per il grado di attenzione e interesse che il film ha riscosso proprio nei giovani sia durante la visione degli studenti al cinema Alfieri che presso il carcere minorile in cui è stato proiettato.
L’incontro ha permesso la presentazione del progetto che coinvolge le scuole della provincia di Catania nell’opportunità di assistere alla visione del film, grazie alla collaborazione di Multisala Alfieri e delle Librerie Cavallotto che, in occasione dell’evento, hanno promosso il dialogo con altri referenti scolastici che aderiranno al progetto.
 


Siamo lieti di segnalarvi il libro del giornalista e critico cinematografico Franco La Magna,  che ci guida alla scoperta dei film e delle trasmissioni televisive che hanno avuto come protagonista il grande compositore catanese Vncenzo Bellini

Franco La Magna
“VI RAVVISO, O LUOGHI AMENI”


“Città del Sole” Edizioni
Anno 2007
Pagine 182
Prezzo €uro 15,00

Vincenzo Bellini ha incarnato perfettamente il personaggio del genio romantico. Ammirato dagli artisti contemporanei, osannato dal pubblico, corteggiato e conteso dai salotti aristocratici di tutta Europa. La morte prematura lo ha consacrato al mito. Ma è soprattutto la straordinaria bellezza delle sue opere ad incantare da due secoli il pubblico mondiale. Anche il cinema e la televisione, ma soprattutto la "settima arte", hanno contribuito in modo non indifferente ad accrescerne la fama immortale. Vi ravviso, o luoghi ameni è il racconto avvincente e appassionato della straordinaria avventura cinematografica e televisi
va del "Cigno" di Catania.

 
OMAGGIO A LUCHINO VISCONTI

Incontro con Francesco Rosi
10 maggio ore 10,30
Monastero dei Benedettini

Mostra “Episodio del mare – Omaggio a Luchino Visconti”
ore 19,00 Cucine del Refettorio-Monastero dei Benedettini

Proiezione del film “La terra trema”
ore 20,30 Teatro Sangiorgi

 


Venerdì 26 gennaio inaugurazione della mostra dedicata a Greta Garbo e proiezione de “La carne e il diavolo”

Donna del desiderio, bellezza, esotismo, mistero, dolore, luce: Greta Garbo è stata il più grande mito del cinematografo.
A cent’anni dalla sua nascita, Etnafest le dedica una mostra che verrà inaugurata il 26 gennaio alle 20,00 (rimarrà aperta al pubblico fino al 18 febbraio) presso il Museo del Cinema, nel Centro Culturale Le Ciminiere di Catania, dal titolo: Greta Garbo, the Mysterious Lady. Un omaggio alla sublime svedese per ricordare il suo mito alle giovani generazioni. La mostra è composta da una galleria di primi piani e abbracci “amorosi e disperati” con i suoi famosi partner, da Clark Gable a John Gilbert, a Ramon Navarro. Dopo l’inaugurazione, alle 21, sarà proiettato “La carne e il diavolo” (titolo originale “Flesh and the devil”), film di Clarence Brown del 1927. I 116 minuti di proiezione
saranno accompagnai dal vivo dall’Ensemble Darshan...

 
"Sicilia 1943 -Lo sbarco alleato"

Sabato 13 dicembre 2003, alle ore 20.30, presso il Centro Fieristico "Le Ciminiere" di Catania sarà proiettato  in prima nazionale del documentario "Sicilia 1943 -Lo sbarco alleato" del giornalista Ezio Costanzo, con filmati inediti ritrovati negli archivi di tutto il mondo, su luoghi e persone dell'isola.
L'evento é organizzato dalla Provincia Regionale di Catania,dal  Museo Storico dello sbarco in Sicilia e da "Le Nove Muse" Editrice, Catania.
Leggi la presentazione...
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Catania «mundo civilizado»

Ci voleva un regista di origine palermitana, ormai stabilitosi a Roma, per raccontarci la Catania «by night». Attenzione, però: Luca Guadagnino non ha girato «Mundo civilizado» pensando di parlare di Catania. La città, infatti, e i suoi punti di ritrovo, soprattutto notturni, sono solo un contesto in cui far muovere i quattro ragazzi protagonisti Francesca, Morgana, Edo e Antonio -, quattro ventenni milanesi scesi in Sicilia per una vacanza di inzio primave
ra. Il film, già passato da Locarno in estate, è stato proiettato venerdì sera al Sangiorgi all'interno del «TrailerFiImFest»..."La Sicilia" 12/10/2003
 


Primo ciac per «Vera»

E' stato presentato ieri in Municipio il film «Vera», che sarà sarà girato tra Catania e Dusseldorf. Si tratta di una coproduzione italo-tedesca per la televisione firmata dal regista Joseph Vilsmaier con attori italiani tra cui Mario Adorf, Orso Maria Guerrini e Giovanna Rei, e i tedeschi Lara joy Korner e Gunther Gillian.
Tutti presenti, ieri mattina alla conferenza stampa di presentazione del film a Palazzo degli Elefanti. Si tratta del racconto di una storia d'amore ambientata negli anni Sessanta realmente accaduta, tra un giovane siciliano, (Gaetano) emigrato in Germania e di una giovane tedesca (Vera) che seguirà il suo fidanzato in Sicilia dove verrà coinvolta in un intreccio di avventure pericolose...
"La Sicilia" 10/10/2003

Riceviamo e volentieri pubblichiamo queste due foto del set
 


Catania diventerà una piccola Cinecittà

Catania capitale del cinema. Una piccola Cinecittà in cui saranno ambientati alcuni set cinematografici. Un traguardo, per la città capozona della Sicilia nella
distribuzione cinernatografica, così come ha annunciato il sindaco Umberto Scapagnini ai numerosi spettatori presenti al Teatro Verga per la serata conclusiva dei TrailersFilrnFest..."La Sicilia" 14/10/2003